Molte di queste storie ci raccontano esperienze di persone che hanno lasciato la propria terra e i propri affetti per cercare un futuro migliore, talvolta anche attraverso percorsi tragici e difficili. Cambiano i volti, certamente cambiano le ragioni. Cambiano le destinazioni, ma le storie di chi lascia la nostra terra, ieri come oggi, sembrano sovrapporsi le une alle altre e intrecciarsi.
Partiamo da qui: dalle storie datate prima del 1876, quando partire significava spingersi verso l'ignoto. Racconti, leggende, frammenti non sempre bene determinati nel tempo e nello spazio che hanno aperto la strada alla grande emigrazione che arriverà dopo poco tempo.
A una famiglia di architetti militari originaria di Gatteo, gli Antonelli, si devono le fortezze portuali realizzate dagli Spagnoli nel Nuovo Mondo. Le loro opere sono oggi "Patrimonio dell'Umanità" dell'Unesco
Carlo Tessarini, un musicista nell’Europa del Settecento. Violinista e compositore, nato a Rimini, lavorò a Venezia, Urbino, Parigi, Londra e in Olanda, dove probabilmente morì.
Un architetto nella foresta. Le facciate di diverse chiese nello Stato brasiliano del Pará ricordano le nostre chiese di Bologna. Sono opera di Giuseppe Antonio Landi, il Bibiena dell'Equatore.
Giuseppe Sarti, dalla Romagna alla Russia. La vita di un musicista del Settecento che fu più famoso di Mozart, richiesto dalle corti di Danimarca e Russia e protetto dal principe Potëmkin.
L'emigrazione delle nostre valli verso i paesi d'oltralpe agli inizi dell'Ottocento era costituita particolarmente da suonatori ambulanti e ‘ammaestratori di bestie. Lasciavano alle spalle la miseria delle loro vallate non solo per necessità, ma anche perché animati da uno spirito di avventura che li portava spesso molto lontano
La leggenda del bardigiano che incontrò Napoleone divenendo “Barone dell’Impero Francese”
Il primo emiliano-romagnolo in Cile. L'ufficiale napoleonico parmense protagonista dell'indipendenza del Cile.
Il personaggio, il letterato, il gastronomo: biografia del Padre della Cucina italiana e dell'autore del primo ricettario del nostro Paese, "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene"
Antonio Panizzi, un carbonaro tra i libri. La storia dell’esule reggiano che a Londra fu l’ambasciatore dei patrioti italiani presso la Regina Vittoria e ideò la Reading Room della British Library
Un architetto nel Rio de la Plata. Carlo Zucchi, reggiano, progettò edifici e piani urbanistici a Buenos Aires e Montevideo. Suo il disegno del Teatro Solís, il più importante dell’Uruguay.
Da Lugo all'America equatoriale: quasi sconosciuto in Italia, il militare, cartografo, geografo ed esploratore romagnolo è eroe nazionale in Colombia, Venezuela e Ecuador
Giornalista, scrittore e patriota italiano di origini piemontesi, Antonio Gallenga è nato a Parma nel 1810. Una serie di vicissitudini politiche e militari lo portarono ad una vita avventurosa tra l’Europa e l’America
Marta Murotti ci racconta la storia del primo italiano sbarcato ad Adelaide - Australia ... era un riminese
Il conte modenese Girolamo Carandini, fuggito dal ducato dopo i moti carbonari, emigrò in Tasmania. Fu il primo a portare l'opera lirica in Australia. Tra i suoi discendenti l'attore Christopher Lee.
Giuliano Mortali ricostruisce la storia di una famiglia di Orsanti, i Dallara di Bedonia, e in particolare di Bernardo, che nel 1844 fu segnalato come artista girovago e ammaestratore di scimmie a Waldkirch nel Baden-Wurttemberg
La figura di Giovanni Francesco Secchi de Casali (1819-1885), fondatore nel 1849 de "L'Eco d'Italia", il primo giornale in lingua italiana edito negli Stati Uniti, è di estremo interesse ed indicativa dello spirito di sacrificio e di intraprendenza che ha animato gli emigrati della nostra regione
La vicenda di Porto Real, e del ruolo che in essa vi ebbe Clementina Tavernari, è venuta alla luce grazie al ritrovamento postumo - a Sao Paulo - del diario del maestro Enrico Secchi, ultimato intorno al 1920.
Il fotografo della regina Vittoria. Leonida Caldesi avviò a Londra un laboratorio fotografico tra i più importanti dell’epoca vittoriana. Nell'album della moglie inglese conservato a Bologna, le foto della Royal Family, Mazzini, Garibaldi, Napoleone III e altri personaggi dell’Ottocento
Pietro Marrubi, il primo fotografo d'Albania. L'esule piacentino, rifugiato a Scutari, impresse la prima lastra nel 1858. Lo chiamavano "il mago" perché incendiando liquidi, ti dava poi un foglio dove c'era la tua immagine.
Breve storia degli italiani in Romania. La famiglia di Emanoil Arhip, di origini modenesi, racconta una diaspora quasi sconosciuta
Tra gli anni Sessanta e Ottanta dell’Ottocento molti emigrati dell'alta Val Nure e della Val Ceno sono giunti a Nogent-sur-Marne in Francia. Nel quartiere del centro della città si discute e si canta fino a che scende la notte ... a volte anche più tardi. Gli uomini si trovano anche la sera al caffè e i bistrot italiani non mancano
Pietro ed Enrico Mezzetti, padre e figlio, compositori e musicisti, provenienti dalla provincia Bologna ed emigrati in Romania
Il gesuita laico Giovanni Maria Alberani è tra le glorie emiliano-romagnole della cittadina brasiliana di Itu
Una fanfara per l'Imperatore. Dagli Archivi Nazionali della Contea di Vrancea e da uno studio di Cezar Cherciu, è emersa la storia del musicista emiliano Lucio Vecchi (1854-1930) trascritta da Catalina Bonciu della comunità emiliano-romagnola di Bucarest
"Nell'anno 1874 certa Clementina Tavernari di Concordia di Modena, fece ritorno dal lontano Brasile, allora Impero dell'America del Sud, con l'incarico di arruolare 50 famiglie di agricoltori dall'alta Italia allo scopo di fondare, nella Provincia di Santa Catarina, un nucleo coloniale intitolato al nome di Sua Maestà l'Imperatrice Maria Teresa Cristina, che sarebbe servito come primo saggio di colonizzazione italiana in Brasile"
Il modenese che scoprì l'oro in Alaska. La storia di "Felix Pedro" sembra tratta da un romanzo d'avventura. La sua vicenda è all'origine della nascita e dello sviluppo della città di Fairbanks
Comincia il secolo della grande emigrazione italiana e la nostra regione, sebbene in proporzione minore, ci regala esperienze e avventure fantastiche. Scoprirete le storie di musicisti, girovaghi, avventurieri: a partire sono circa 221.000 persone.
Setacciando archivi e frugando nelle parrocchie, è stata ricostruita la diaspora parmense ai quattro angoli del mondo
Partendo dalla storia di suo nonno, il prof. Pier Giorgio Ardeni ricostruisce nel suo libro "Dagli Appennini allo Spoon River" le vicende dell'emigrazione dalla montagna bolognese e modenese ai villaggi minerari dell'Illinois
Il girovago è un commerciante ambulante, "domatore" di belve, espositore di animali con sé una piccola folla di musicante, e trascina spesso compagni e servitori, tra cui fanciulli di pochi anni che gli vengono affidati dalle famiglie in cambio di qualche soldo.
Pubblicazione di Alberto Carli
La storia del conte piacentino Ermanno Stradelli, il più grande esploratore italiano dell'Amazzonia. Era innamorato del mondo degli indigeni e, in particolare, del Vaupés colombiano
Dalla Valtaro e Valceno intere famiglie sono emigrate alla volta di Inghilterra e Galles esportando l'arte gelatiera
Nella seconda metà del 19° secolo arrivano a Campulung Muscel, in Romania, gli emigranti emiliano-romagnoli, originari di Piacenza, Fanano, Rimini.
Una vita di avventure per il bardigiano Antonio Rabajotti, campione di boxe nel 1881
Un ombrello per Menelik: alla fine dell’Ottocento, l’ingegnere romagnolo Luigi Capucci si reca in Africa orientale, entra nelle grazie del Negus, ma viene accusato di spionaggio, condannato a morte, graziato, recluso sull’altopiano etiopico e infine liberato.
Patricia racconta la storia di emigrazione della sua famiglia, partita dalla provincia di Piacenza per l'Inghilterra. Dopo generazioni il legame con la terra d'origine esiste ancora. Storia raccolta all'interno del progetto "La pasta in valigia" coordinato dal Comune di Piacenza e realizzato con il contributo della Consulta ER nel mondo
Luisa detta “Gigia” nasce a Ravenna nel 1852. Donna di temperamento, si sposa con l’anarchico Francesco Pezzi e diviene seguace di Errico Malatesta, Carlo Cafiero, Andrea Costa.
Alla fine del 1800, in un periodo di grande crisi economica e sociale, alcune famiglie "Partecipanti" di Nonantola e Sant’Agata Bolognese, nonostante fossero avvantaggiate rispetto al resto della popolazione poiché potevano contare su un’importante fonte di sostentamento costituita dai terreni coltivabili ricevuti in usufrutto, emigrarono verso il Sud America, principalmente verso il Brasile
I fratelli Aleixo: ambasciatori in Brasile della cucina emiliano-romagnola
Giliola Burgoni si è messa sulle tracce degli emigrati che dal Frignano raggiunsero alla fine dell’Ottocento le città minerarie dell’Illinois. Ha ritrovato i suoi cugini a Spring Valley, nei cui menu compare «tortellini soup». Grazie a lei, i comuni di Spring Valley e Montecreto ora sono gemellati
Da Argile alle Americhe, la storia dei fratelli Mastellari raccontata da Magda Barbieri in un libro
La storia dell'emigrazione dalle campagne ferraresi verso gli Stati Uniti tra l'Otto e il Novecento
Fu qui che i valcenesi aprirono i "cafes" per ristorare i lavoratori delle miniere
A Viedma, nella Patagonia argentina, un’associazione di giovani sta cercando di recuperare la zona balneare fondata dai nostri corregionali con l’intenzione di costruirci un museo
Silas racconta la storia della propria famiglia nell'ambito del progetto "Memorie ed identità" coordinato dall'Istituto F. Santi APS in collaborazione con l'Associazione Ponte tra Culture Italia-Colombia-Brasile e con il contributo della Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo
Le storie di Leopoldo Magnani, Alfonso Mazzanti, Luigi Carli, Giuseppe Mordenti, riscoperte grazie alla Società della Romagna Mineraria
Dal negozio di riparazione di Bici alla più grande catena di elettrodomestici del Brasile: storia del successo di una famiglia di origine emiliana di Salto, nello Stato di San Paolo
Frank Fabbri arriva a New York l'8 settembre 1896 all'età di 17 anni e nel 1904 insieme a suo padre, Alberto, si trasferiscono a Litchfield dove diventano un punto di riferimento per quanti partivano da Meldola verso New York
"Cent'anni sono niente": il racconto fatto al giornale "Noticias de la Costa" dall'ultracentenario romagnolo a Viedma
La storia di Rosa fa parte della raccolta di testimonianze realizzata in occasione del progetto "Memorie ed identità" coordinato dall'Istituto F. Santi APS in collaborazione con l'Associazione Ponte tra Culture Italia-Colombia-Brasile e con il contributo della Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo
L'architetto ferrarese ha disegnato e costruito una delle meraviglie di Città del Messico, il Teatro Nacional, diventato poi Palacio de Bellas Artes, fondendo il passato preispanico con la modernità della Belle Epoque. Suo anche il Palazzo delle Poste
La testimonianza di Amauri Chaves Arfelli, Consultore della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo
Malvina Arfelli (figlia) e Ana Livia Araujo Gardinassi (nipote) raccontano la storia di Maria Arfelli nell'ambito del progetto "Memorie ed identità" coordinato dall'Istituto F. Santi APS in collaborazione con l'Associazione Ponte tra Culture Italia-Colombia-Brasile e con il contributo della Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo
In questo periodo si toccò il picco dell'emigrazione: quasi mezzo milione di corregionali se ne andarono attraversando paesi e continenti. Si partiva soprattutto da piccoli paesi dell'Appennino tosco-emiliano, dell'Appennino piacentino e dalla bassa modenese.
Pochi conoscono la "Pampa Adentro", ma anche nell'Argentina interna arrivarono i nostri connazionali. Ce lo racconta Marcelo Carrara da Mar del Plata
Dai liquori ai ricami, la vita di un emigrato col fiuto per gli affari. Elena Tamburini, docente al Dams di Bologna, ci racconta una storia di famiglia
Rebeca Belloso di Viedma ricorda "l'angelo in bicicletta", l'infermiere di Boretto (Reggio Emilia) che dedicò la sua vita agli ammalati e ai poveri della città argentina, beatificato da Giovanni Paolo II nel 2002
Da Morfasso a Parigi: cento anni di una storia di emigrazione e di privazione dal cibo. Contributo di Andrea Bergonzi
Da Pisignano (Cervia) a Brooklyn: Ottavio Righini racconta la storia di suo nonno Sante che perse la vita sul Titanic
Nipote di coloni immigrati arrivati a Capitan Pastene nel 1904, Lily ha ricevuto grandi insegnamenti e valori dai nonni, dai genitori e dalla famiglia in generale, che nel tempo sono stati arricchiti grazie ai contributi di diverse persone che ha conosciuto anche attraverso le associazioni di emiliano-romagnoli in Cile
Gli emigrati modenesi creano in Cile la "Nuova Italia". Si tratta della città di Capitan Pastene, nome scelto in onore di un ammiraglio italiano, di origine genovese, Giovanni Battista Pastene, uno dei luogotenenti del conquistatore del Cile Pedro de Valdivia
I suoi nonni arrivarono in Cile nel 1905. Lei, insegnante per più di 40 anni, non ha mai perso il legame con le tradizioni della terra dei suoi nonni
La colonia italiana di Natchez, una storia cominciata più di cent’anni fa, quando un barcone carico di emigranti - una decina di famiglie per lo più dell’Appennino bolognese, con pochi bagagli e tanti bambini - attraccò alle rive del grande fiume negli Stati Uniti
Migrante emiliano-romagnola alla quale Zurigo ha intitolato una piazzetta per il suo impegno trentennale alla guida del “Coopi”, storico locale dell’emigrazione antifascista
Emigrato a New York nel 1906, tornò al suo borgo per lavorare nei campi. Nel 2007 Corchia, nell'Appennino parmense, gli ha dedicato un museo.
Gerardino racconta in un’intervista al giornalista Pierluigi Previ la storia di suo nonno
Lazzaro Ponticelli, l'ultimo soldato francese della Grande Guerra. Funerali di Stato in Francia per il piacentino che aveva visto la battaglia di Verdun. Era il più vecchio italiano al mondo.
La biografia di una donna del secolo scorso viene reimmessa nel flusso del tempo presente, traducendone l’identità personale in memoria storica collettiva, finalmente in una prospettiva di genere.
Militante politica, Consigliera comunale, Deputata provinciale, Difensora del popolo... e poi "soggetto sovversivo" per la Giunta militare argentina: la storia di un'argentina di origini emiliano-romagnole che non ha mai smesso di lottare per i diritti delle donne e la parità
Fu il giorno dell'esplosione della miniera: 259 morti di cui 66 provenienti dalla provincia di Modena
Dalle torri ai grattacieli, il pittore nato a Bologna nel 1883, partecipò a New York - unico italiano - alla rivoluzionaria mostra dell’Armory Show del 1913 orientandosi verso il futurismo
I cento anni di Ulrica Andruccioli in Taricco nei suoi ricordi. L'Associazione discendenti della Regione Emilia-Romagna di Pergamino ha celebrato il centenario di questa immigrante, attraverso un'intervista realizzata dalla professoressa Aída Toscani.
L’esperienza soggettiva di Leandrina ci restituisce la condizione propria dell’emigrante, preso tra scelta della modernità (il “nuovo”) e istinto di salvaguardia delle proprie tradizioni importate (il “vecchio”)
Una biografia tenace che diventa il filo conduttore di una lunga saga familiare; una storia personale, finalmente riconosciuta socialmente nel proprio profilo identitario di donna ed emigrante.
Food stylist di professione, John Carafoli ha ricostruito attraverso il cibo la storia della sua famiglia emigrata dall’Emilia negli Stati Uniti
L'artista e pittrice Joan Benotti racconta la storia dei suoi nonni emigrati da Cento negli Stati Uniti. Storia pubblicata in collaborazione con il museo digitale dell'emigrazione da Cento "Nulla osta per il mondo"
"I giocattoli sospesi del bisnonno": il racconto tenero di Amanda Marzolini, nipote di Bartolomeo Forlini, organettista e venditore di giocattoli, e della storia di emigrazione dalla Val Nure di tutta la famiglia
La storia di successo di una famiglia bardigiana emigrata nel Galles che da 100 anni gestisce il proprio negozio
JB Lazzarini, rinomato pittore e “poeta dei colori”, racconta con affetto la storia del nonno, Leo Lazzarini, nell'ambito del progetto "Memorie ed identità" coordinato dall'Istituto F. Santi APS in collaborazione con l'Associazione Ponte tra Culture Italia-Colombia-Brasile e con il contributo della Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo
Vittime modenesi in un'esplosione di cento anni fa
Cento anni fa, la tragedia mineraria in New Mexico fece 261 vittime, tra cui 38 modenesi. Walter perse i suoi tre zii
Emigrato nel 1913, visse a Porto Alegre, dove insegnò alla Scuola di Ingegneria e costruì diversi edifici
Tra le folle di migranti che agli inizi del secolo scorso sbarcarono a Ellis Island, si nascondeva un grande poeta proveniente dall'Emilia
La lunga vita di un architetto, da Modena a Buenos Aires: Augusto (León) Ferrari, è uno dei più noti artisti argentini; ha esposto in tutto il mondo, compreso il MoMa di New York e ha vinto il Leone d’oro alla 52esima Biennale d’Arte di Venezia
Celebre pistard nato il 4 febbraio 1884 a Boulogne-sur-Seine (oggi Boulogne-Billancourt ) da genitori provenienti da Bardi, in provincia di Parma; la sua nazionalità rimane un enigma.
Diminuiscono le partenze (circa 190.000) ma non il fascino delle storie. Conoscerete "il re dei giaguari", "il Creatore di sogni", grandi storie di donne e abili imprenditori.
Campione di ciclismo, primo atleta italiano a vincere la Parigi-Roubaix
Dina ha attraversato tre secoli. Emigrata negli Usa nel 1920, quando il fascismo non era ancora al potere, si è spenta nel 2012 a 115 anni e 257 giorni in piena era internet.
Valentino racconta la propria storia di emigrazione all'interno del progetto "Memorie ed identità" coordinato dall'Istituto F. Santi APS in collaborazione con l'Associazione Ponte tra Culture Italia-Colombia-Brasile e con il contributo della Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo
Ernest non poteva che essere una spia, un gangster, un sergente fanatico, un poliziotto, un bracciante agricolo, un leader sindacale: al cinema, naturalmente
I Balderacchi, una famiglia italo-franco-argentina. Laure-Anne ci racconta l'incontro con i cugini dell'oltreoceano
La storia di Francesco (Frank) Berni è quella di un ragazzo di Bardi che, spedito a vendere gelati col carrettino nei paesini del Galles, e’ poi diventato il maggiore ristoratore del Regno Unito, proprietario di una catena di quasi 300 steak houses
François Cavanna, il poeta dei Ritals. E’ morto a novant’anni lo scrittore e disegnatore francese di origini piacentine
Gabriela Casco da Cordoba (Argentina) rievoca le vicende d'emigrazione della sua famiglia
Anarchici a Rio: Nello e Emma, insieme nella vita e nella fede libertaria, da Castel Bolognese emigrarono in Brasile dove vissero oltre vent'anni, dal 1926 al 1947
Carlos Malacalza, presidente dell'Associazione emiliano-romagnola Angeer di La Plata, ci racconta la storia del nonno Armando e della sua famiglia, da Cattolica all'Argentina
Tra esilio ed emigrazione: la coraggiosa vita di un'anarchica bolognese in Uruguay
John Brugnoli, Pete Delgrosso, Peter Spagnoli, tra i pionieri dello stile italiano negli States
Enrico Zambonini, gli anni dell’esilio. La vita e le vicende politiche dell’anarchico e antifascista di Villa Minozzo (Reggio Emilia) raccontate in un libro da Giuseppe Galzerano. Riportiamo un brano relativo alla sua permanenza in Belgio. Zambonini visse da esule anche in Francia e in Spagna. Catturato dai fascisti repubblichini, fu fucilato nel gennaio del 1944 a 51 anni.
Un suo detto, rimasto celebre in famiglia, ne restituisce bene la filosofia di vita: “una farfalla nera in casa porta sfortuna, in casa mia entrano solo farfalle color castano”
René Gruau, il creatore di sogni . Nato a Rimini nel 1909, naturalizzato francese, è considerato tra i più grandi disegnatori di moda del dopoguerra. Ha lavorato per Dior, Yves Saint-Laurent, Chanel e disegnato il manifesto de “La dolce vita” di Fellini.
I montanari delle valli dell'Appennino parmense-piacentino portano in Francia i nuovi mestieri
La parrocchia di Rocca, situata sul versante orientale dell'alta Val Nure, nel Comune di Ferriere, è stata teatro di una cospicua emigrazione (un centinaio di famiglie) verso la Francia, regione di Parigi
Vi racconto Barranquilla, perla dei Caraibi: nella città colombiana si stabilì il nonno di Lina
Questa è la storia di un uomo che ha lasciato l’Italia, nient’altro che una delle tante storie di persone che si separano dalla propria terra per ricorrere i loro sogni e i propri successi oltre oceano
Una storia di emigrazione che parte da Castelnuovo Rangone. La storia di Celio raccontata da Innocenzo Sigillino nel volume “Lo sguardo altrove…”
Il giornalista Nick Servini, di origini bardigiane, racconta per la BBC la storia dei locali italiani in Wales
Il re del quartiere italiano di Melbourne. Nino Borsari vinse l'oro olimpico nella gara ciclistica dell'inseguimento a squadre ai giochi di Los Angeles del 1932. La guerra poi lo bloccò in Australia, dove restò per sempre.
Mary Bassi nasce a Buenos Aires nel 1934. La madre, Maria Luisa Blamey, aveva origini inglesi fortemente connotate sul versante intellettuale. Tra i nonni vi era Guido Jacobacci, l’“ingeniero delle Ande” modenese, cui è stata dedicata una cittadina omonima nello stato patagonico del Rio Negro, dopo che nel 1916 aveva inaugurato l’ardito tratto ferroviario San Antonio de Oeste-San Carlo de Bariloche, tra l’Atlantico e le Ande.
Lukas, nome d'arte di Renzo Pecchenino, è stato l'umorista più famoso del Paese. Nato in provincia di Piacenza nel 1934, l'anno dopo seguì la famiglia nell'emigrazione in Cile
Partigiana rotegliese che, in seguito a un mandato di cattura del governo fascista, si rifugiò a Parigi diventando presidente della Fratellanza Reggiana
Il re dei giaguari. Il piacentino Opilio Faimali era il più famoso domatore di belve dell'Ottocento.
La storia della famiglia Bianchini che a Los Andes, sulla pre-Cordigliera andina a un centinaio di chilometri dalla capitale Santiago gestiscono con successo una struttura termale
Medico ortopedico, luminare, allievo del Prof. Vittorio Putti presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, ebreo, emigrato nel 1939 in Perù, a causa delle “leggi razziali"
Arandora Star, la tragedia del mare. Una lapide nella brughiera per ricordare i fatti del 2 luglio 1940, quando la nave inglese carica di deportati – tra cui molti emigrati originari dell’Appennino parmense e piacentino - veniva silurata da un sommergibile tedesco.
La scelta di una memoria transnazionale in una persona che rappresenta per il sociologo la seconda generazione migratoria. Ovvero, come tradurre la cura della “Fratellanza Reggiana” nella lingua franca della fratellanza universale.
Silvana si è sempre adoperata a favore della comunità italiana a New York e nel mondo, promuovendo con infaticabile energia innumerevoli iniziative di intercambio culturale e artistico e di promozione della lingua e della cultura italiana.
E' il dopoguerra, le partenze ricominciano ad aumentare e molti corregionali cercano di ricongiungersi con parenti partiti negli anni precedenti: il viaggio continua e ci porta in Australia, Francia, Stati Uniti, passando per il Perù e non si ferma qui.
Partita dal piacentino, Ilde arriva in Cile alla fine della seconda guerra mondiale, e lì dedica la sua vita all'impegno sociale
L'architetto Annalisa Fazzioli racconta la vita della sua mamma, da Bologna a San Paolo
Furio Dominici, classe 1909, partì da Bologna nel 1946 su una nave che trasportava casse di lampade e vetri di Murano, il meglio della produzione del periodo. Ora il suo studio è un punto di riferimento di architetti e designer internazionali
La figlia Sonia Salsi racconta per MIGRER la storia di suo padre, Egisto Salsi, emigrato da Polinago (Modena) per andare a lavorare nella miniera di carbone di Zolder nel Limburgo belga
La tenacia di una donna, capace di mettersi a disposizione degli altri, con il sostegno fondamentale
Emigrare è il sogno di centinaia di persone. Ceylon, Europa, Sud e Nord America, pur di trovare lavoro, ma il sogno dei più è l’Argentina, oltre l’oceano. Articolo della “Gazzetta di Parma”
La storia degli scaldini di Parigi è la storia di una comunità che ha saputo costruire una propria specifica identità. Questo anche grazie ad una forte ed estesa rete di relazioni che ha permesso il generarsi di peculiari pratiche e rituali alimentari. Materiale raccolto all'interno del progetto "La pasta in valigia" coordinato dal Comune di Piacenza e realizzato con il contributo della Consulta ER nel mondo
Da un paesino dell’Appennino modenese, dopo un mese di viaggio nelle fredde acque atlantiche, una famiglia intera sbarcò in Argentina nel 1948
Nato a Sant'Andrea Pelago, nella provincia di Modena, nel 1929, Pietro è arrivato in Argentina, a Tucuman, nel 1948... da qui inizia la storia di successo dell'imprenditore modenese
Professoressa, scrittrice, Presidente dell’Associazione emiliano-romagnola di Caracas Marisa Vannini è emigrata da Sestola nel 1948 dopo aver vissuto gli orrori della guerra
Il progetto argentino di Carlo Borsari di ricostruzione della città di Ushuaia coinvolse emigranti italiani arruolandoli come manodopera. La prima nave parti da Genova il 26 settembre 1948, con a bordo 650 tra operai, tecnici, architetti, ingegneri e manovali e raggiunse la "Terra del Fuoco" alla fine di ottobre. In seguito arrivarono mogli e figli che portarono il numero di italiani a superare i 2.000. La maggior parte di loro rientrò in Italia a progetto finito, due anni dopo
Domenico e Nello si conobbero sulla nave che li portava a Ushuaia in Patagonia per lavorare con l'impresa Borsari di Bologna. Ma la voglia d'avventura li condusse in Cile
Ferarrese emigrato in Cile nel 1948, è stato a capo di un impero finanziario che andava dalla cellulosa al petrolio e alla pesca. Per la rivista “Forbes" era uno degli uomini più ricchi del Sudamerica, con un patrimonio stimato in 1.100 milioni di dollari
Romina Rosso racconta il viaggio in nave della mamma, Germana Fabbri, emigrata in Argentina a 15 anni nel secondo dopoguerra
Romeo era appassionato della comunità di emiliano-romagnoli nel mondo e personificava l’essenza dell’essere gallese-italiano. E' stato presidente dell'Associazione Amici Val Ceno per 21 anni e uno dei membri fondatori dell'Associazione nel 1976
Da Noceto a Maracay: la storia di un brillante agronomo emiliano-romagnolo che ha dedicato la vita allo studio e all'innovazione in campo agricolo, tra riconoscimenti internazionali e scoperte rivoluzionarie
Intervista a Mario Spallicci, figlio del noto poeta dialettale Aldo Spallicci, la voce della Romagna, di Amauri Arfelli, Consultore della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo
Pierina Marchessini racconta la storia di emigrazione in Argentina della sua famiglia. Il racconto fa parte del libro di Aida Toscani “Historias de campesinos enlazando llanuras. Historia de la inmigración italiana de Emilia Romagna en Pergamino. 1880-1950”
Gli anolini di Angela: storia raccolta all'interno del progetto "La pasta in valigia" coordinato dal Comune di Piacenza e realizzato con il contributo della Consulta ER nel mondo
Fu la nave Conte Biancamano a portare in Argentina la famiglia di Carlos Andrés Poppi
Cristina, la nipote di Sandro, racconta la storia di emigrazione di suo nonno nell'ambito del progetto "Memorie ed identità" coordinato dall'Istituto F. Santi APS in collaborazione con l'Associazione Ponte tra Culture Italia-Colombia-Brasile e con il contributo della Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo
Fernando Casini, il figlio di Onelio, racconta la storia di emigrazione di suo padre nell'ambito nell'ambito del progetto "Memorie ed identità" coordinato dall'Istituto F. Santi APS in collaborazione con l'Associazione Ponte tra Culture Italia-Colombia-Brasile e con il contributo della Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo
Un cuore avvolto in fette di nostalgia: storia raccolta all'interno del progetto "La pasta in valigia" coordinato dal Comune di Piacenza e realizzato con il contributo della Consulta ER nel mondo
Un siciliano a Parma. E poi in Australia. Eddie Caruso: vi racconto mio padre.
Junio Valerio ci racconta la storia di suo padre, un parmigiano in Venezuela che non ha mai dimenticato le sue origini e che ha sempre portato avanti la cultura e le tradizioni dell'Emilia-Romagna
Analia Barrera, una pronipote di Lidia, racconta la sua storia di emigrazione in occasione del progetto "Memorie ed identità" coordinato dall'Istituto F. Santi APS in collaborazione con l'Associazione Ponte tra Culture Italia-Colombia-Brasile e con il contributo della Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo
Prima la fabbrichetta di Bologna nel 1947, poi lo stabilimento fondato a San Paolo nel 1952 e quindi la grande impresa aperta a Diadema nel 1982, che arriva ad esportare in 20 Paesi: è la traiettoria del successo di uno dei simboli dell'eccellenza italiana all'estero
Patricia racconta la storia della propria famiglia nell'ambito del progetto "Memorie ed identità" coordinato dall'Istituto F. Santi APS in collaborazione con l'Associazione Ponte tra Culture Italia-Colombia-Brasile e con il contributo della Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo
Dorino, volto noto del territorio bardigiano in cui era nato e dove aveva vissuto fino alla maggiore età, era poi emigrato nel continente americano, non dimenticando mai, comunque, le sue bellissime montagne
“Penso che il ricordo del mio nome sia associato a tutti gli anni che mi sono dedicato ad aiutare gli scambi tra i due paesi”. Marco è arrivato in Brasile nel 1954. Per 15 anni è stato consultore all'interno della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo
La piccola grande storia di una donna che ha saputo scegliere e cambiando continente, ha salvaguardato i propri sentimenti e valori
Adriana, partita nel 1956 da Cesena verso l'Argentina, ci racconta come ha vissuto il periodo dell'emergenza sanitaria Covid-19
L'incendio nella miniera di carbone Bois du Cazier di Marcinelle, del 1956, provocò la morte di 262 minatori di cui 136 gli italiani
Paolo Gandolfi, un fisarmonicista da romanzo. Emigrato in Francia nel 1957, dopo una carriera di successi internazionali il musicista reggiano è tornato a casa per insegnare ai giovani
In Brasile il missionario Franco Rigolli aiuta i più bisognosi di San Paolo, dell'Amazzonia, Curitiba, Pará e Diadema. Ha fondato una comunità educativa per la prima infanzia: la Comunidade Inamar
Piero e la sua “Piccola Venezia” nel cuore di Londra: testimonianza della figlia, Maria Bellini, raccolta all'interno del progetto "La pasta in valigia" coordinato dal Comune di Piacenza e realizzato con il contributo della Consulta ER nel mondo
Un’antesignana della fuga dei cervelli. Docente di letteratura italiana, lingua e dizione, visse a Evanston in Illinois. Il suo manuale di dizione italiana per cantanti d’opera viene considerato una pietra miliare nel campo.
Da cameriere a imprenditore. In Francia, Gianni aprì il ristorante “Il Pellicano”, lo stesso nome del ristorante dei genitori a Bardi
Presidente dell'Associazione Emilia-Romagna Santa Fe in Argentina, nel 2021, dopo 30 anni, ha ritrovato la sua famiglia italiana
Francesco Platoni, rappresentante molto stimato della comunità parmigiana emigrata a Londra, presidente dell’Associazioni Pellegrinesi di Londra, persona dal carattere buono, esempio di lealtà e di sincerità, sempre disponibile ad aiutare il prossimo
Giacomo racconta in un’intervista al giornalista Pierluigi Previ la sua storia di emigrazione
La situazione economica e sociale italiana comincia a migliorare e le partenze calano sensibilmente (lasciano il paese 61.125, meno della metà del periodo precedente). Qui troverete storie e testimonianze di una emigrazione che comincia a cambiare: ci si muove anche per ragioni professionali e non più per disagio economico e/o sociale.
ll dr. Marino Delmi, nato a Piacenza nel 1959 e trasferitosi in tenera età in Svizzera, è un medico chirurgo ortopedico stimato e apprezzato a Ginevra, in Svizzera e all'estero.
La mia Italianità: la testimonianza di Amauri Arfelli, che ci racconta la sua vita in Brasile, la riscoperta della sua famiglia in Italia e la creazione dell'Associazione Emiliano-Romagnola Bandeirante di Salto e Itu
Il Po sopra Berlino: Adelchi Riccardo Mantovani parte da Ro Ferrarese per fare l’operaio nella capitale tedesca. Qui frequenta le scuole serali di pittura, dipinge e un giorno, grazie a Vittorio Sgarbi, conosce un ricco collezionista che acquista tutta la sua produzione iniziale.
Intervista di Mario Zanatta ad Attilia Boschetti, attrice di fama internazionale nata a Savignano sul Rubicone (nella provincia di Forlì-Cesena)
Da Piacenza a Reading (UK): il professore con la passione per la cucina. Storia raccolta all'interno del progetto "La pasta in valigia" coordinato dal Comune di Piacenza e realizzato con il contributo della Consulta ER nel mondo
Claudia, la nipote di Maria, racconta la storia della nonna nell'ambito del progetto "Memoria ed identità" coordinato dall'Istituto F. Santi (Budrio, BO) in collaborazione con l'Associazione "Ponte tra culture Italia-Colombia-Brasile" e realizzato con il contributo della Consulta ER
Nadia, la nipote di Giuseppe, racconta la storia del nonno nell'ambito del progetto "Memoria ed identità" coordinato dall'Istituto F. Santi (Budrio, BO) in collaborazione con l'Associazione "Ponte tra culture Italia-Colombia-Brasile" e realizzato con il contributo della Consulta ER
La biografia di una donna che, a partire dalla perdita del figlio, ha messo le proprie competenze di giornalista al servizio di un percorso collettivo di elaborazione del lutto.
Professoressa universitaria, studiosa, ricercatrice, presidente e fondatrice dell'Associazione ReteDonne. La storia di una modenese in Germania
Artista di origine cornigliese, cresciuta artisticamente tra Genova, Londra e San Paolo del Brasile. In un docu-film dedicato all'artista, realizzato dal Comune di Corniglio con il contributo della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, il regista Giacomo Agnetti racconta la vita e l'opera di Elena
La biografia di una donna che ha elaborato in chiave transnazionale la propria esperienza di migrante, unendo la spiccata sensibilità verso i temi dell’identità culturale al concreto impegno per il rispetto dei diritti umani. Passione civile e competenza scientifica ne hanno fatto una persona riconosciuta nell’ambito della società canadese.
Una bardigiana cosmopolita che faceva lezione via radio a mezza Australia
Un passaggio importante segna la fine della vecchia emigrazione e l'inizio della nuova emigrazione: cambiano i mezzi di trasporto e di comunicazione, la consapevolezza e le motivazioni. I nostri corregionali continuano a muoversi cercando uno sviluppo professionale o migliori condizioni di vita. Viaggiamo da Riolunato alle isole Fær Øer, scopriamo la cucina romagnola che conquista il Berry e tante altre avventure.
Nel 2019 Loretta riceve il diploma di benemerenza da parte della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, per il suo impegno, dalla Svizzera, a favore delle comunità nel mondo
L’uomo delle Fær Øer. Gianfranco Contri, modenese di Riolunato, è il massimo conoscitore italiano della lingua delle "isole delle pecore"
Il tagliere di Marta: cucina, cultura e musica italiana in terra tedesca
Socio fondatore dell'associazione Emilia-Romagna in Stuttgart, nell'agosto 2011 Cesare è stato insignito dell'onorificenza di Piacentino benemerito nel mondo. Ha sempre mantenuto un legame con la terra d'origine, Piacenza, e nei suoi viaggi di ritorno a Stoccarda porta sempre una adeguata scorta di buoni piatti piacentini
Un romagnolo nel Berry. Franco Lombardi vive a Bourges, dove è sfuggito a una vita da impiegato ma non alle "arzdore" felliniane che gli hanno insegnato a fare la sfoglia come Dio comanda. Ecco la sua testimonianza
La storia di emigrazione di un romagnolo che si occupa di cultura, turismo e volontariato
Daniela Guidi, fondatrice di Aula Italia, vive a Madrid ma porta Bologna nel cuore
Un emiliano in Amazzonia: Don Maurizio Setti, missionario dell’arcidiocesi di Modena e Nonantola in Brasile dal 1999
Il nuovo millennio ci racconta nuove esperienze e nuove avventure dei nostri corregionali nel mondo: i dati ricominciano a salire (circa 9.064 partenze in questo periodo) e ci restituiscono un quadro multiforme e in continua evoluzione. Occorre dunque analizzare le storie: ognuna di esse unica e ricca di significati.
Le partenze raddoppiano (25.398): la nostra regione sale nella classifica dei paesi di emigrazione. I più numerosi sono i giovani (18-39), seguiti dalla fascia d'età 40-64. Nasce in questo periodo anche un fenomeno nuovo, quello dei "Pensionati in fuga" che in questo periodo sono 4.976.
Da Bologna a San Francisco: Valentina racconta la sua storia di emigrazione durante una puntata del podcast "Del Mondo" realizzato dall'Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna in collaborazione con la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo
Nonostante l'importante impegno universitario, Oreste, partito da Piacenza nel 2002, si impegna tantissimo anche nel sociale
Maria Chiara, vice-direttrice di produzione dell’Opéra-Comique di Parigi e presidente del Cgie sulle nuove migrazioni ci racconta la sua storia di emigrazione in una nuova puntata del podcast "Del Mondo" realizzato dall'Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna in collaborazione con la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo
Operatrice culturale, Direttrice di “Terrassa Arts Escéniques”, racconta la sua vita professionale in Catalogna, le sue ambizioni e i suoi progetti futuri
A Madrid con Ferrara nel cuore: Michele considera che recarsi all’estero, integrarsi nel paese in cui si vive arricchisce il proprio bagaglio culturale
"Non è stata una scelta volontaria, almeno inizialmente": la testimonianza di Fabio, economista centese a Londra
La storia di Fabrizio fa parte della raccolta di testimonianze di emiliano-romagnoli emigrati, realizzata nel progetto "Memorie ed identità" coordinato dall'Istituto F. Santi APS in collaborazione con l'Associazione Ponte tra Culture Italia-Colombia-Brasile e con il contributo della Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo
"Mi chiamo Daniele, sono di Cento (Ferrara), e sono partito per gli USA nel 2007 per fare il dottorato (in matematica) all'Università di Chicago.
Da Cesena a Melbourne fino agli Emirati Arabi Uniti: Daniela ci racconta la sua storia di emigrazione all'interno di una puntata speciale del podcast "Del Mondo".
Alessia racconta la propria storia di emigrazione all'interno del progetto "Memorie ed identità" coordinato dall'Istituto F. Santi APS in collaborazione con l'Associazione Ponte tra Culture Italia-Colombia-Brasile e con il contributo della Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo
I numeri aumentano: in questo periodo sono partiti 13.249 corregionali, prevalentemente tra i 18-39 anni: sono giovani alla conquista del mondo o alla ricerca di un lavoro.
Tra il 2013 e il 2016 sono partite dalla nostra regione più di 44.576 persone, raddoppiando quasi il dato del periodo precedente. Cambiano i volti, certamente cambiano le ragioni e le destinazioni, ma le storie di chi lascia la nostra terra, ieri come oggi, sembrano sovrapporsi le une alle altre e intrecciarsi.
Oggi più che mai apprezzo le mie origini e mi ritengo molto fortunato ad avere avuto la possibilità di crescere in Emilia Romagna, una regione fatta da persone straordinarie
Via da Piacenza per aprire una gelateria in Portogallo. La storia di Graziano e Gaia
Sono Jonas Brambati, nato a Monterenzio in provincia di Bologna e dal 2012 vivo a Berlino.
Giorgia Lupi, 38 anni, Information designer, da Finale Emilia (MO) a New York. Tra le "100 Donne che cambiano il mondo" secondo D - la Repubblica - 10 agosto 2019
La mia storia di donna expat STEM: da Piacenza a Nottingham (UK), passando per Aberdeen (Scozia) per arrivare in Norvegia
Professore universitario, svedese di nascita, italiano per cultura, “madrileño” d’adozione e cittadino del mondo per vocazione
Un Emiliano a Bangkok: Lorenzo racconta per MIGRER la sua storia di emigrazione
Cuoche di successo e paladine del "Made in Bardi", Michela, Emanuela e Romina Chiappa, nate in Galles, conquistano il pubblico inglese con le ricette della nonna
Un giovane tennista romagnolo in Brasile: nato a Rimini, Jacopo ha vissuto fino a sette anni a Riccione e ha cominciato ad allenarsi alla tenera età di 5 anni e mezzo, dal 2014 è in Brasile ed è una promessa del tennis internazionale
Ho 27 anni, sono nata a Forlimpopoli (FC) ma residente a Cento (FE) da sempre. Ora vivo a Dublino - Rep. of Ireland
Dora Morolli, 32 anni riminese, nel 2017 ha fatto parte del team che vinto il premio Oscar per gli effetti visivi de “Il libro della Giungla”. Tra varie collaborazioni è arrivata in Nuova Zelanda
Un giovane cesenate nel mondo della ricerca tecnologica: l'ingegnere Simone Bianconi rappresenta l’eccellenza italiana negli Stati uniti dove collabora con la Nasa
Dal cielo stellato di Ravenna alla luce di Parigi: storia di viaggi tra il Portogallo, l’Italia, la Spagna e la Francia
Intervista a Carlotta Verita, studentessa di Economia all’Università di Chicago, in occasione del Palio del Niballo di Faenza
Da Forlì a Londra, tra Onu e Ue. Una giovane forlivese in prima linea contro il cambiamento climatico
Mateo è un giovane consultore della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo
Rossella abita a Capitan Pastene (Cile) e la sua famiglia è originaria dell'appennino modenese
Federico, nato a San Lazzaro di Savena, vicino Bologna, a 24 anni è tra gli under 30 italiani più promettenti per rivista Forbes. A 20 anni aveva già lanciato la sua prima startup e a 21 inizia il suo percorso in Google, nella sede di Dublino
"Sono Gino Germán Andrés Ponzini, ho 29 anni, i miei nonni erano di Parma, più specificamente di Tornolo.
Massimiliano, 46 anni, è stato titolare coi genitori Marisa e Gianni e col fratello Matteo dell’albergo e ristorante al ’Vecchio convento’ di Portico di Romagna, un ristorante coi fiocchi ospitato in un suggestivo palazzo dell'Ottocento; ma in autunno del 2020 il romagnolissimo Massimiliano ha inaugurato il suo ristorante con annesso negozio di prodotti italianissimi, anzi romagnoli, a circa 1800 chilometri di distanza dalla sua città natale
Parliamo dell'emigrazione dall'Emilia-Romagna dopo il 2020, un fenomeno che continua.