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Da Forlì a Londra, tra Onu e Ue. Una giovane forlivese in prima linea contro il cambiamento climatico

La forlivese, Giulia Bonetti, 28 anni, è partita per l'estero dopo la laurea e ha fatto esperienze  nei mercati finanziari a Parigi,  a Barcellona  a 'Fusion for Energy', impresa comune dell'Unione Europea. Oggi è a Londra, lavora per 'Copernicus', programma della Comissione Europea, ma anche come volontaria per le Nazione Unite, caporedattrice di un canale che si occupa del cambiamento climatico.

Insomma una vita già estremamente intensa, che però non la lascia lontana dalla famiglia per troppo tempo, infatti torna sempre a Forlì appena possibile. Durante il lockdown a Londra è rimasta isolata per mesi, vivendo da sola, ma anche in quel momento non si è fermata. Tra il lavoro e il volontariato, continua a fare corsi sui temi più disparati. E'  stata selezionata come advisor per il 'Brussels Advisors Program', per l'associazione 'Young Professionals in Foreign Policy', dove segue neolaureati e giovani professionisti dando loro consigli su come intraprendere una carriera nelle organizzazioni internazionali.

Per Giulia il "successo più grande è stato essere stata selezionata dalla Banca Mondiale per partecipare allo Youth Summit del 9 e 10 giugno 2021". Si tratta del principale evento annuale con cui l'istituzione delle Nazioni Unite della Banca Mondiale coinvolge le giovani generazioni nella discussione sul futuro del globo, facendo confrontare gli esperti con gli stimoli che provengono da giovani impegnati sul tema dello sviluppo globale, armonico e ambientalmente compatibile.

"Rappresenterò i giovani di tutto il mondo nel dibattito in cui si cercherà di capire come progettare un futuro resiliente per le persone e per il pianeta", spiega lei stessa.

Giulia, studentessa del Liceo Scientifico, poi laureata a Bologna in Finanza ed infine esperienze all'estero nei mercati finanziari a Parigi e a Barcellona, attualmente vive a Londra. A un certo punto, dopo aver studiato i meccanismi della finanza, ha deciso di non fare carriera in modo 'classico' nel settore:

"Ho scelto questo percorso perché ho capito che la finanza speculativa non era la mia vocazione e che volevo utilizzare la finanza per favorire lo sviluppo di soluzioni a problemi su larga scala, complessi e urgenti, che influenzano l'umanità. Il mio obiettivo è quello di spendere il mio tempo e le mie energie facendo qualcosa che contribuisce a migliorare le situazione del mondo. Ho iniziato facendo volontariato per le Nazioni Unite, scrivendo notizie  sul cambiamento climatico e adesso sono diventata caporedattrice e gestisco un team di 40 volontari che provengono da tutto il mondo. Prima mi dedicavo a ciò soltanto nel mio tempo libero, tramite il volontariato, poi, con molto impegno, sono riuscita a rendere queste attività la mia vita  professionale", spiegava in una recente intervista a ForliToday.


Fonte: ForliToday | Articolo di Chiara Fabbri, 2 maggio 2021 | Articolo ForliToday, 9 giugno 2021

Audio | Donne e culture in movimento: la prima puntata dell'edizione speciale della serie "Del Mondo" con la storia di Giulia, 28 anni, che si occupa di cambiamento climatico | Format audio realizzato dal Servizio informazione e Comunicazione dell’Assemblea legislativa insieme alla Consulta ER nel mondo

Ventotto anni, una laurea in finanza all’Università di Bologna e un lavoro in 4 paesi diversi: Italia, Francia, Spagna, Regno Unito e presto anche in Germania. Lei è Giulia, expat da Forlì, e manager nel settore europeo del cambiamento climatico. Racconta la sua storia nella nuova puntata di Del Mondo, il podcast del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa realizzato in collaborazione con la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. In questa nuova edizione del podcast dedicato alle nuove migrazioni, a parlare sono loro: le expat dell’Emilia-Romagna, imprenditrici, ricercatrici, talenti internazionali.

Secondo i dati della fondazione Migrantes, presentati dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, sono soprattutto i più istruiti a lasciare il nostro paese, anzi, le più istruite. Il report sui ‘Cittadini europei in movimento dentro l’Unione’, racconta che il 30 per cento degli italiani all’estero ha una laurea e la percentuale sale al 35 per cento se si parla di donne.

Giulia è una di queste donne che ha studiato in Italia e ora lavora per lo European Centre for Medium-Range Weather Forecasts, agenzia sul monitoraggio ambientale del pianeta. “Non sono una scienziata – spiega la ragazza nel podcast, intervistata da Ana Liza Serra della Consulta, – ma, anche se mi occupo del lato finanziario l’aspetto scientifico del mio lavoro è prevalente”. Giulia ha partecipato alla Cop 26 di Glasgow lo scorso novembre, il summit più importante sul clima organizzato ogni anno dalle Nazioni Unite, nell’ambito della Conferenza quadro sui Cambiamenti climatici. “Un’atmosfera effervescente, c’era tanta voglia di fare” ammette e, soprattutto, “mi ha stupito positivamente perché invece di soffermarsi sugli aspetti tecnici, c’è stata grande attenzione a temi come le minoranze e i diritti delle donne, cercando soluzioni sostenibili dal punto di vista umano”.

Non solo lavoro, la ventottenne coltiva anche hobby e passioni, tra le più disparate – come quella dei club dei giochi di ruolo e i corsi online di biologia marina– che racconta nel podcast senza risparmiare i curiosi aneddoti legati agli spostamenti dentro e fuori Schengen.

E sul rientro in Italia Giulia ammette “Mi piacerebbe ma solo se potessi fare lo stesso lavoro e crescere come sto facendo ora”. I dati presentati anche dalla Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo non la smentiscono: il 74 per cento dei giovani che ha scelto di andare a vivere all’estero, rientrerebbe se potesse trovare uguali o migliori condizioni di lavoro in Italia.

La Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo è l’istituzione di rappresentanza sull’esperienza migratoria regionale. Oltre a promuovere incontri ed iniziative sui temi dell’emigrazione, studia il fenomeno migratorio e mantiene i rapporti con le comunità all'estero. L’obiettivo è quello di tutelare e rappresentare i diritti degli emiliano-romagnoli nel mondo, ma anche mantenere vive, nelle comunità di corregionali all'estero, le proprietà linguistiche, storiche e culturali dell’Emilia-Romagna.

Dopo le puntate di Del Mondo con le storie di Jonas a Berlino, Maria Chiara a Parigi, Fabio a Londra e Valentina a San Francisco, i nuovi episodi sono dedicati alle giovani expat con un focus sulle alte competenze, in particolare nelle aree ricerca, università, lavoro e impresa.

 

Del Mondo” è il podcast del Servizio informazione e comunicazione dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.

In studio Francesca Mezzadri ed Ana Liza Serra.

Ascolta la puntata dedicata a “Giulia, manager in viaggio 'Il clima è il mio lavoro

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