Il pittore, Filippo Mastellari, si distinse dapprima a Bogotà in Colombia, dove dipinse il plafond del Teatro Colòn nel 1892 e dove insegnò nella locale Accademia delle Belle Arti. Si spostò poi in Messico, tra il 1895 e il 1911, stabilendosi a Puebla, dove pure si distinse e fu apprezzato, vincendo un premio nel 1900 ad una esposizione d’arte e dove operò con numerosi affreschi in case della borghesia e chiese locali. In seguito ai fermenti rivoluzionari nel Messico di quegli anni, Filippo si spostò infine a Cuba, nella capitale L’Avana, dove morì nel 1922.
I suoi figli si distinsero come maestri dell’arte dei “vitrales”, vetrate artistiche molto apprezzate al loro tempo. Il nipote è medico molto noto e apprezzato a Cuba.
Amadeo Mastellari fece buona fortuna come “arquitecto constructor“, costruttore di case e chiese importanti (come il padre Benedetto in Argile), prima in Colombia poi a Panama. La figlia si distinse come modista famosa a Panama e il suo figlio fu importante e famoso tisiologo, ricordato ancora oggi per il suo impegno per favorire la salute pubblica.
Il libro inserisce la storia dei due fratelli emigrati nella saga famigliare dei Mastellari muratori per generazioni nei secoli precedenti fino al Benedetto Mastellari, padre di Filippo e Amadeo, capomastro che costruì la Chiesa e il municipio di Castello d’Argile negli anni tra il 1859 e il 1874.
Il libro, scritto da Magda Barbieri, è scaricabile gratuitamente al seguente link