Artusi, Pellegrino di nome e di fatto, presente in ogni Paese in questa edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo in cui la pandemia ha costretto a trasferire tutta la programmazione sul web, garantendo paradossalmente una maggiore partecipazione.
Casa Artusi è stata impegnata, durante la settimana, letteralmente h 24 per promuovere nel mondo la cultura gastronomica italiana e la conoscenza del nostro territorio e i prodotti Dop e Igp italiani nel nome di Pellegrino Artusi: undici conferenze con oltre 1000 partecipanti; otto masterclass con centinaia di allievi; diversi incontri con centinaia di persone collegate per gli eventi con le Associazioni Emiliano-Romagnole del mondo, a partire dall’Argentina e Brasile.
E la tecnologia si è dimostrata efficace alleata della ‘scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”: nel collegamento con New York, i maestri della Scuola di Cucina di Casa Artusi, davanti a una platea virtuale di oltre 140 persone, hanno insegnato a preparare le tagliatelle al ragù, e nelle 10 videoricette artusiane inviate a New Delhi e a Montreal: le più gettonate sono risultate quella dei Cappelletti all’uso di Romagna (n.7) e Passatelli ( n. 20) . Da sottolineare, fra l’altro, che per scegliere le ricette presentate di volta in volta, è stata dedicata una particolare attenzione ai prodotti italiani Dop e Igp disponibili sul mercato dei vari Paesi.
Il gastronomo forlimpopolese è stato presente in tutto il mondo tramite le clip realizzate per conto della Farnesina e trasmesse in tutto il mondo attraverso la rete diplomatica e il video “Casa Artusi a Forlimpopoli e il viaggio della cucina domestica” realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio della Romagna e inviato, con sottotitoli nelle diverse lingue, in oltre 40 paesi.
In questo panorama il centro di cultura gastronomica di Forlimpopoli è stato in prima linea, schierando i suoi principali rappresentanti, dalla presidente Laila Tentoni ai rappresentati del Comitato scientifico Alberto Capatti, Massimo Montanari, Andrea Segrè, da Carla Brigliadori della Scuola di Cucina alla direttrice Susy Patrito Silva, per un serrato programma di iniziative: webinar, show-cooking virtuali, mostre digitali, web-show e videoclip sulle ricette artusiane, realizzati in collaborazione con ambasciate, consolati, Istituti italiani di cultura, ICE e Camere di Commercio all’Estero, Enit, Società Dante Alighieri, Università, ecc.
Con una rete di rapporti consolidati praticamente in tutti i continenti, il bilancio di Casa Artusi - al termine della V Settimana della Cucina Italiana nel mondo, promossa e coordinata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con l’obiettivo di far conoscere i ‘saperi e i sapori delle terre italiane” e dedicata quest’anno proprio al grande Pellegrino nel bicentenario della nascita - è decisamente positivo.
“Siamo un po’ stanchini - dichiara Laila Tentoni, Presidente di Casa Artusi, ricordando Forrest Gump alla fine della corsa -. Ma, io e la mia piccola grande squadra possiamo dire che siamo molto soddisfatti e che, comunque, non c’è tempo di fermarsi: il lavoro continua ogni giorno per promuovere il bello e il buono del nostro territorio e della cucina italiana”.
E infatti, anche se ufficialmente la Settimana della Cucina italiana nel mondo si è conclusa domenica 29 novembre, nell’agenda dell’istituzione forlimpopolese c’è ancora un appuntamento: il 9 dicembre è previsto un webinar con la scuola di cucina, in collegamento con l’Ambasciata italiana a Kiev, che vedrà la partecipazione anche del maestro di cucina Paolo Teverini.
Intanto, altro bolle in pentola: venerdì 4 dicembre, alle ore 14.30, sulle frequenze di Isoradio andrà in onda un’intervista alla presidente Laila Tentoni, mentre il 9 dicembre Casa Artusi tornerà ospite della trasmissione di Rai Tre “Geo”. Infine, l’11 arriveranno a Forlimpopoli le telecamere di “Bellitalia”.