Solidarietà e tutele per la popolazione di minoranza italiana al fine di far cessare le violenze nella parte meridionale della nazione cilena, e segnatamente nella Provincia dell’Araucania, che dal 2013 ad oggi hanno fatto segnare svariati episodi di violenze, occupazioni abusive, incendi e devastazioni di fabbriche e proprietà private da parte della popolazione indigena dei Mapuche ai danni delle proprietà degli emiliano-romagnoli presenti in zona con insediamenti stabili da oltre un secolo. Questo il dispositivo della Risoluzione a prima firma di Marco Fabbri (Pd) che l’Aula ha approvato all’unanimità.
Nell’atto di indirizzo, sottoscritto anche dai consiglieri Pd Mori, Costa, Daffadà, Zappaterra, Caliandro, Pillati, Rontini, Sabattini, Montalti, Tarasconi, Mumolo si invita la Giunta a coordinarsi con governo e Unione Europea per invitare “il governo cileno ad avviare iniziative di dialogo con tutte le comunità presenti sul territorio finalizzato al ripristino di una civile convivenza e al dialogo interculturale” anche se, con le nuove elezioni nazionali e con il progetto di riforma costituzionale in atto, le recrudescenze dei mesi scorsi sembrano essersi fermate.