La gastronomia italiana è conosciuta in tutto il mondo per la sua ricchezza e qualità. Per questo motivo è partito recentemente un progetto per farla diventare patrimonio immateriale dell’Umanità. Nel Comitato scientifico del progetto, c’è anche un’importante istituzione Romagnola. Casa Artusi fa, infatti, parte del Comitato Scientifico, con una serie di professionisti che cercheranno di dare un contributo al progetto.
“La cucina italiana nel mondo trascende il mosaico di saperi, pratiche, racconti, memoria, prodotti di eccellenza. C’è una dimensione in più, che va oltre il cibo stesso, ed è la convivialità. “L’Artusi” non è solo il ricettario della cucina domestica di casa nostra, ma nelle sue numerosissime traduzioni è il messaggio nel mondo del buon gusto e della libertà del nostro modo di vivere. Anzi, si può sostenere che lo straordinario romanzo della cucina italiana all’estero è anche Artusi. Per coerenza, col mio ruolo all’interno di Casa Artusi, il centro a lui dedicato che promuove la cultura e la cucina italiana nel mondo, ho aderito con convinzione alla proposta Unesco: un’idea forte di comunicazione che mette in valore un patrimonio immenso, di cui Pellegrino Artusi è stato interprete. E mi piace pensare di portare all’interno di questo Comitato il metodo di lavoro corale, unificante, che ha caratterizzato la sua vita e la sua opera.” - Laila Tentoni, Presidente di Casa Artusi (fonte: sito Casa Artusi)