Questa iniziativa è nata dall’incontro tra giovani discendenti di emiliano-romagnoli nella Conferenza d’Area in America a San Paolo, Brasile, ad aprile 2024. Energia, motivazione, gioventù, diversità, innovazione e senso di comunità hanno caratterizzato questo gruppo di giovani a partire dai quali è sorta la potenzialità di una struttura maggiore e di uno spazio di connessione nonostante le distanze: il FILO ROSSO.
FILO ROSSO è una serie di laboratori creativi e collaborativi, nati in rete e costruiti dai giovani emiliano-romagnoli nel mondo. Un filo simbolico che unisce esperienze, talenti e idee, creando un punto di incontro per valorizzare la cultura, l’identità e l’innovazione.
Si tratterà di incontri periodici online, dove 1 o 2 giovani, a partire dai propri interessi, conoscenze o esperienze personali saranno i relatori che intrecceranno tematiche sulla cultura emiliano-romagnola. I laboratori saranno in principio in spagnolo, ma la sfida è far imparare anche agli assistenti dell’incontro per lo meno 10 parole o concetti chiave in italiano.
La consolidazione di queste rete globale è stata possibile grazie al supporto della Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel mondo, tramite il “Bando Attività Ordinarie 2025”, avendo come proponente l’Associazione Emilia-Romagna Valle de Aconcagua (Cile) e come partner quattro associazioni argentine: URERBA (Buenos Aires), Terra (Mar del Plata) Nettuno (Oberá) e PROTER (Mar del Plata).
Lo staff creativo di Filo Rosso è composto da Constanza Bianchini (Associazione ER Valle de Aconcagua), Ana Iannetta e Agostina Gentile (URERBA) e Magalí Pizarro (PROTER), che da marzo si riuniscono a dar forma a questo progetto.
Ana Iannetta, ci racconta sul processo creativo che ha vissuto come parte dello staff per creare: "Finora è stato fondamentalmente divertente e un motivo per incontrarci spesso. Così com’era l’intenzione iniziale, la partecipazione di ognuno è fedele al proprio profilo, ma si integra in questa identità comune che condividiamo, rendendo il progetto sempre più ricco."
Constanza Bianchini, commenta “Speriamo che questo sia uno spazio per sorprenderci tra noi conoscendo il legame che ognuno ha con la regione, ma dal punto di vista del loro sguardo personale, esperienze e passioni".
Agostina Gentile, consultrice junior dal 2021 al 2025, commenta: “Desidero che Filo Rosso si consolidi come uno spazio di riferimento per la comunità di giovani ER di tutto il mondo, promuovendo uno scambio culturale sempre più ricco. Attraverso la creatività e la tecnologia, cerchiamo di ispirare le nuove generazioni a connettersi con le proprie radici, condividendo la diversità di esperienze e la passione per la cultura emiliano-romagnola”.
Riguardo alle potenzialità di questo progetto Magalí Pizarro, racconta: “È un’opportunità per far conoscere il genio emiliano-romagnolo nel mondo, attraverso proposte dinamiche e giovani, con l’auspicio di coinvolgere anche chi, fino a oggi, non si era mai interrogato su di noi. Come professionista della comunicazione e del turismo, da anni impegnata nella diffusione della nostra cultura e del nostro saper fare, trovo che questo Filo Rosso che ci unisce rappresenti il naturale proseguimento di tante invenzioni che ci hanno visto protagonisti in passato”.
María Chiara Forni, consultrice junior per l’Argentina della nuova Consulta 2025, commenta: “Filo Rosso porterà una maggiore partecipazione e interazione tra i giovani alle già numerose attività che si svolgono presso la Consulta. È un ottimo spazio per combinare tutti i vantaggi della Emilia-Romagna e unirci da una parte all'altra”.
Marconi ha voluto la radio senza fili ed è riuscito a comunicare con il mondo; noi riprendiamo quel filo, non in modo fisico ma in qualcosa di ancora più potente: la passione per una terra che forse non ci ha visti nascere, ma che continua a offrire infinite risorse per crescere.
Articolo redatto da Constanza Bianchini, Ana Innetta, Agostina Gentile, Magalì Pizarro, Maria Chiara Forni