Nel 2024 la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo ha celebrato la seconda edizione della Giornata degli emiliano-romagnoli nel mondo con una campagna di divulgazione e creazione di memoria, ideata e realizzata dai giovani emiliano-romagnoli nel mondo insieme ai Consultori junior
Per l'occasione è stato ideato un contest social per raccogliere e raccontare i ricordi famigliari della nostra emigrazione, raccogliendo attraverso Facebook e Instagram le ricette di famiglia degli corregionali che vivono in giro per il mondo: quei sapori di casa che riportano l’Emilia-Romagna sulle tavole e tramandano da generazioni la cultura e le tradizioni regionali.
"Ricette di famiglia" è un progetto realizzato grazie a:
Agostina Gentile e Ana Iannetta - Idea e Coordinamento
Claudia Sbuttoni e Flora Klingspiegel Gallotto - traduzioni
Gino Ponzini - cura grafica
Constanza Bianchini Törey e Magalí Pizarro - Supporto creativo
In occasione del contest per la celebrazione della "Giornata degli Emiliano-Romagnoli nel mondo", siamo onorati di presentare la ricetta di un piatto típico della nostra Regione, e nello specifico della città di Ferrara: i CAPPELLETTI IN BRODO.
Questo piatto ha origini molto antiche. Le prime notizie risalgono alla metá del ‘500, alla Corte di Alfonso I d’Este. Piatto tipicamente invernale, i cappelletti (la cui forma ricorda quella di un “cappello”, da qui il nome), si distinguono dai tortellini (piatto tipico di Bologna) per le dimensioni (sono più grandi) e per il ripieno (il cd. “batù”) che può variare a seconda delle ricette.
Ingredienti: 2 o 3 litri di brodo rigorosamente di cappone.
Per fare la sfoglia (pasta fresca): 2 uova, 200gr di farina, un po’ di sale.
Per il ripieno (“batù”): 200gr di vitello (o di maiale a seconda dei gusti), 150gr di petto di pollo, 100gr di parmigiano reggiano grattuggiato, 2 tuorli d’uovo, un po’ di sale ed un po’ di noche moscata.
Preparazione: lessare bene la carne (vitello o maiale e petto di pollo), dopodichè triturarla ed aggiungere le uova, il formaggio, il sale e la noce moscata, fino ad ottenere un impasto morbido. Nel frattempo, preparare e tirare la sfoglia per poi ricavarne dei quadrati di circa 4/5 centimetri di lato; a questo punto, mettere un po’ di ripieno (batú) al centro di ogni quadratino, unendo poi due punte in modo da ottenere un triangolo. Una volta certi che i lati del triangolo siano ben chiusi, unire le due punte libere attorno al dito indice di modo che acquisisca la caratteristica forma a cappelletto. Ora, non resta che far bollire il brodo di cappone, per poi gettare i cappelletti e farli cuocere per pochi minuti (finchè non cominciano a venire a galla); impiattare e servire con un po’ di parmigiano reggiano grattuggiato.
BUON APPETITO!
Prepariamo la padella con l’olio per friggere, l’olio è pronto quando versando un pezzetto di impasto torna subito a galla. Quindi mettiamo a friggere un paio di chiacchiere alla volta e rigiriamo un paio di volte per farle cuocere da tutti i lati. Quando sono belle dorate scoliamo e appoggiamo su carta assorbente. Continuiamo a friggere tutto l’impasto.
Infine spolveriamo di zucchero a velo abbondante e mangiamole calde calde!
"Le riunioni familiari erano multitudinarie. Tutte le famiglie romagnole intorno a tavola. Mancava il Sangiovese. Ma al suo posto c’era piadina in quantità. Mia bisnonna faceva la piadina per tutti. Sottile e croccante. La cucinava d’inverno e d’estate, al mare. A casa sua o in quella dei parenti. [...]
A casa, nessuno dopo mia bisnonna aveva mai parlato italiano, né cucinato la piadina. Sono stata io la prima a farlo, dopo tanti anni...
Sembra strano. Come sembra strano tornare in Romagna e sentirsi a casa. Sentirsi a casa come mi sento qui, in Patagonia. Sapere dividere il cuore in due, non è facile. Ma ci si abitua."
- da R di Ritorno. R di Romagna, scritto da me su Travel Emilia Romagna.
Ricette di famiglia - Grazie @anaiannetta e @agosgenti per questa bellissima iniziativa!
Ingredientes: 1 kg de harina 0000, 50 gr levadura fresca, 2 cucharitas de azúcar, 100gr grasa de cerdo
Paso a paso:
Foto: en Rimini (año 2014) amasando junto a una experta mamma romagnola! el secreto de las piadinas más ricas (para mí) es que sean bien finitas!
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La piadina, un pan plano sin levadura originario de la región italiana de Emilia Romagna. Su origen se remonta a la época romana, donde se elaboraban panes similares con harina de trigo, agua y sal. Algunos escritos del siglo VI d.C. ya mencionan la "piada", una precursora de la piadina actual.
A lo largo de la Edad Media y el Renacimiento, la piadina se convirtió en un alimento básico para los campesinos y las clases populares de Emilia Romagna. Su simplicidad y bajo costo la hacían accesible a todos, y su fácil preparación permitía cocinarla en cualquier lugar, incluso sobre una simple plancha de piedra o un disco de hierro.
Con el paso del tiempo, la piadina fue evolucionando y adquiriendo diferentes variaciones según la zona. También se diversificaron los rellenos, incluyendo quesos, embutidos, verduras y salsas.
Hoy la preparamos en la familia para las reuniones y eventos especiales como la última reunión de la asociación de Emilianos Romagnolos del Chaco
Associazione Emiliano-Romañolos De Chaco - Ricetta piadine
Associazione Emiliano-Romañolos De Chaco - Ricetta piadine
Associazione Emiliano-Romañolos De Chaco - Ricetta piadine
Associazione Emiliano-Romañolos De Chaco - Ricetta piadine
Buon appetito!
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In occasione della Giornata degli emiliano-romagnoli nel mondo voglio anche io condividere con voi una mia ricetta #romagnola.
#buonappetito a tutti.
#2luglioERnelmondo / #ricettedifamiglia
Preparazione:
Il rombo deve essere fresco.
Eviscerarlo e lavarlo bene.
Asciugarlo con tovaglioli di carta.
Fare dei tagli sulle due parti (3/4) in modo che il condimento penetri.
A parte preparare in una ciottola del pane grattugiato, sale, pepe e olio, io ci metto anche un po di buccia di limone gratugiata.
Mescolare bene tutto, il condimento deve presentarsi abbastanza umido. Quindi spalmarlo sui due lati del robo in maniera omogenea, ricordate che non è una cotoletta quindi non esagerare.
Metterlo alla griglia su dei carboni rossi, i neri rilasciano fumo e danno al pesce un sapore di affumicato.
Per la cottura non ci vuole molto tempo, tutto dipende dalla grandezza del pesce, io mi regolo in questo modo: quando la parte superiore diventa bianca, giro la griglia.
Controllare poi la cottura generale. Non cuocetelo troppo altrimenti diventa secco e “stopposo”.
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Receta para 12 personas.
Los ñoquis son exclusivamente de Emilia-Romagna? No.
Estos ñoquis son preparados por una descendente de Emiliano-Romagnoli? Sí!
Como tradición de cada 29 del mes, Anna Bianchini Frost preparó su receta de gnocchi.
Anna, perteneciente a las Asociación Emilia Romagna Valle de Aconcagua, trabajó más de 70 años liderando en la cocina del hotel Termas El Corazón. Este hotel, fundado por su padre Antonio (italiano) y su madre Gerda (alemana), integró en sus preparaciones una mezcla entre la tradición culinaria italiana, alemana y la chilena.
Hoy, comparte esto con sus descendientes, reuniéndose frecuentemente con sus 2 bisnietas a prepararlos para luego almorzar en familia. En sus palabras: _“Yo lo hago con harto cariño, es algo que a uno le da gusto, va al paladar, a la sensibilidad de la persona. Hay que hacerlo con cariño y con economía: no desperdiciar, haciendo las recetas con la cantidad justa.”
Una colaboración entre Anna Bianchini, Loreto Marín @_c0motu , Anna Marín y @coni.bianchini
Asociación E-R Valle de Aconcagua
Nos unimos la iniciativa RICETTE DI FAMIGLIA creada por @agosgenti e @anaianetta, en ocasión del Giornata degli emiliano-romagnoli nel mondo
#ERnelmondo
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Associazione E-R Valle de Aconcagua: ricetta Gnocchi
Associazione E-R Valle de Aconcagua: ricetta Gnocchi
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Associazione E-R Valle de Aconcagua: ricetta Gnocchi
Associazione E-R Valle de Aconcagua: ricetta Gnocchi
RICETTE DI FAMIGLIA: Chiacchiere o sfrappole per un pomeriggio in famiglia
Farina 00 500 g
Zucchero 70 g
Burro a temperatura ambiente 50 g
Grappa 30 g
Uova (medie) 3
Lievito in polvere per dolci 6 g
Baccello di vaniglia 1
Tuorli 1
Sale fino 1 pizzico
Unite tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo: dovrà risultare sostenuto ma abbastanza malleabile. Se necessario potete aggiungere 5-10 g di acqua. Trasferite l’impasto già fatto su un piano da lavoro, e maneggiatelo rapidamente per dargli una forma sferica. Lasciatelo riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti.
Dopo stirate fino a raggiungere i 2 mm di spessore.
Fateli cuocere rigirandoli su ambo i lati fino a che non raggiungono la doratura. Scolate le sfoglie su carta assorbente e, una volta fredde, impiattatele e cospargetele con abbondante zucchero a velo setacciato. Adesso sono pronte.
@anaiannetta @emiliaromagna_nelmondo
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Oggi 2 luglio - Giornata degli emiliano-romagnoli nel mondo vi presento una ricetta speciale della tradizione piacentina che non solo delizierà il palato, ma anche rispetterà l'ambiente, evitando lo spreco del pane raffermo.
Sto parlando della Panàda "Zuppa di Pane", un piatto semplice e salutare che riutilizza il pane raffermo in modo creativo.
Il mio ricordo è quello delle fredde o nebbiose sere d'autunno e d'inverno quando c' era bisogno di un piatto caldo nutriente della tradizione culinaria "povera" dell' Emilia Romagna, una regione dai tanti piatti noti, ricchi ed importanti.
La mia mamma me la preparava al ritorno dalle lunghe riunioni, corsi e collegi docenti ai quali per lavoro partecipava.
Oppure dopo la febbre, come ricostituente, zabaione col marsala Giarola a colazione e panada la sera con le uova fresche della nonna. L' aglio bianco piacentino DOP arrivava dai campi dello zio Paolo.
Il pane lo si comprava da Spagna, la storica panetteria in contrada grande a Monticelli d'Ongina, oppure lo si portava a casa dalla nonna dove il fornaio di Fogarole con il furgoncino bianco lo consegnava e la nonna annotava diligentemente peso e prezzo sul taccuino apposito a righe blu verticali, per pagare poi a fine mese come si usava ai tempi.
#2luglioernelmondo
Ricetta dla "Panàda" Zûpa 'd Pan, Zuppa di Pane, in dialetto piacentino.
Ingredènt:
Procidimènt:
I dôs a gh'è mé par chëi ch'as va ad óch.
Bon apëtit!
Questa zuppa non è soltanto un piatto delizioso della tradizione povera Emiliana, ma rappresenta anche un modo ecologico per ridurre gli sprechi alimentari, usando ingredienti semplici e salutari.
Buon appetito! #2luglioERnelmondo
El martes pasado se celebró la “Giornata degli emiliano-romagnoli nel mondo” y yo aprovecho y comparto una receta de mi abuela Mamú
Crescioni alla romagnola: ricetta della nonna Mamú
È una delle mie ricette preferite tra quelle che cucina mia nonna, insieme alla piadina, alle lasagne e al tiramisù.
Ingredienti:
Per il ripieno: Tritare un po' gli spinaci, lessarli per qualche minuto e scolarli. Poi rosolare gli spinaci già cotti in padella con un filo d'olio. Condire bene a piacere.
Per la sfoglia: Si calcola 1 uovo per ogni 100 grammi di farina. La sfoglia dei crescioni è come quella delle tagliatelle.
Unire la farina con le uova e aggiungere acqua se necessario. Una volta che abbiamo tutti gli ingredienti uniti in un impasto omogeneo, impastiamo. Lasciare riposare per qualche minuto.
Diamo forma ai crescioni: Stendere la sfoglia e mettere il ripieno al centro, in modo da poter ricavare dei piccoli quadrati o rettangoli. Si chiude bene sui lati (mia nonna lo fa con la forchetta) per evitare che il ripieno fuoriesca.
Con i crescioni pronti, friggerli in una pentola piuttosto grande.
Si possono mangiare caldi o tiepidi :)
#2luglioERnelmondo / @Emiliaromagna_nelmondo / @urer.ba
RICETTE DI FAMIGLIA: RAVIOLI SPINACI E RICOTTA
#2luglioERnelmondo / @emiliaromagna_nelmondo
Foto: papa Iannetta
La estrella de Nettuno es la lasagna, cuánta historia ítalo-obereña se esconde en su sabor!
RECETA:
Per fare la lasagna ci vogliono tre componenti principali:
Una volta preparati tutti gli ingredienti, cominciamo a disporre gli strati nell'ordine seguente: besciamella, ragù e formaggio grattugiato. Ripetiamo fino a creare 5 o 6 strati e cuociamo in forno per 40 minuti.
Servire e buon appetito!
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Segunda receta de esta giornata degli emiliano-romagnoli nel mondo, #maccheroni! Pasta que ha cobrado fama en #Bologna
Nosotros la hacemos para reuniones, pensando en compartir hacia adentro e invitar algo nuevo a los de afuera.
Ingredientes
Para la masa: 500grs de harina, 5 huevos, Un poco de sal
Disponer la harina en forma de corona sobre una mesada, dentro de ella romper los huevos e ir uniendo poco a poco y con paciencia estos dos ingredientes. Hasta formar una masa lisa, sin grumos y con la consistencia justa.
Mientras tanto, dejar reposar y armamos la maquinola. Una vez que la prensa está lista, se cortan en pequeños rectángulos la masa y, con cuidado, se coloca en la boca de la maquina, haciendo presión con el pulgar y girando la manivela lentamente para no lastimarse los dedos. Cuando los maccheroni hayan alcanzado un largo de aproximadamente 5cm, cortarlos con un cuchillo filoso de un sólo movimiento para que no se peguen. Ir esparciendolos sobre una tabla de madera con harina o semola para que no se peguen. Después el procedimiento es el mismo de siempre, hervir el agua, agregarle sal, cocinar los maccheroni y servir preferencia con ragú!
Y para que la tradición se extienda es crucial invitar a los niños de la familia para que viendo, aprendan.
#2luglioERnelmondo / @emiliaromagna_nelmondo
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Nettuno tiene tradición gastronómica por eso cuando nos invitaron a participar del proyecto #RicettediFamiglia para celebrar la giornata degli emiliano-romagnoli nel mondo, pusimos manos en la masa.
Durante esta semana compartiremos diferentes recetas de la región, esas que tienen historia entre nosotros. Con un bonus al final!
Hoy #cappellacci rellenos de zucca.
Para la masa: 3 huevo, 300grs de harina
Para el relleno: Media calabaza al horno, Dientes de ajo, Albahaca, Sal
Para la pasa, hacer una corona de harina sobre una mesada, dentro de ella romper los tres huevos y con un tenedor incoporar lentamente los dos ingredientes y amasar, hasta tener una masa lisa. Mientras hacés el relleno, dejarla reposando tapada.
Partir la calabaza y colocarla en una bandeja apta para horno. Dentro de la panza de la calabaza, poner los dientes de ajo y por encima sal y pimienta. Además de aceite para que se dore correctamente. Una vez cocinada, se separa la cáscara y se hace un puré con la calabaza y el ajo. Rectificar la sal y añadir hojas de albahaca picada.
Mientras el relleno se enfría, estirar la masa y cortarla en cuadrados de aproximadamente 9cmm. Rellenarla y plegarla adecuadamente. Continúa asi hasta terminar la masa.
Hervir en agua salada y añadir salsa y queso para degustar!
#2luglioERnelmondo / @emiliaromagna_nelmondo
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Varios días nos distan del 2 de julio, pero los hábitos y costumbres no entienden de días.
Y aquí va, la que quizás sea nuestra receta más preciada: #ragù
Listo para batallar cualquier almuerzo o cena, se cocina una vez al mes y dura todos los antojos.
Gracias #EmiliaRomagna por esta herencia y hoy la compartimos con ustedes.
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